martedì 15 febbraio 2011

Scrivete falsità: lettera aperta dell’assessora Maria Luisa Chiofalo in risposta a quella del prof. Rocco Altieri

Di seguito la lettera con cui l'assessora Maria Luisa Chiofalo  ha risposto alla lettera aperta di Rocco Altieri, pubblicata qui sul blog ieri. Una nota preliminare: in questa missiva è ribadito chiaramente che nel volantino, che come gruppo Jaegerstatter  ed Emergency abbiamo firmato e diffuso, sono scritte falsità.  Come prima reazione facciamo presente all'assessora che si tratta di un'affermazione molto  grave.
 
14 febbraio 2011
Lettera aperta dell’assessora Maria Luisa Chiofalo in risposta a quella del prof. Rocco Altieri

Caro Rocco,
non ho lanciato alcuna accusa. Ho affermato, da persona che conosce i percorsi e la storia dell'iniziativa, e in particolare i fatti di questi mesi, che nel volantino sono scritte falsità. E ho osservato che non c'è pace senza verità. E che le bugie generano violenza. Non per caso, come ho saputo ieri sera, un gran numero di persone hanno lasciato la manifestazione di ieri - che era una manifestazione di tutti - dopo aver letto il volantino.
Il tuo linguaggio "...al punto da farti lanciare accuse nei nostri confronti di violenza e falsità" mette gli autori al posto del contenuto della lettera (io ho parlato del contenuto) e contiene un'ulteriore falsità visto che non ho lanciato accuse contro nessuno, ho soltanto espresso il mio pensiero sulla lettura del volantino. E la tua libertà di espressione non è maggiore della mia. Il linguaggio, quando è usato inmaniera etica cioè aderente al contenuto - come tu dici in molteoccasioni di fare e io non ho motivo di non credere - rivela.
A proposito di linguaggio, bisognerebbe poi chiedere un parere alle maestre che in queste settimane - uso le loro parole - si sono "sentite aggredite" da persone che si definiscono gruppo di genitori responsabili. Cosa diciamo a quelle maestre e agli altri 7000 genitori che la pensano diversamente da chi si è rivolto a loro in quel modo, che non comprendono- quelle maestre che sulla cultura di pace a scuola lavorano tutto l'anno?
E a proposito della manifestazione di ieri e del modello che il nostro Presidente del Consiglio offre alle giovani generazioni, quale modello di cultura di pace viene praticato in circostanze come quella riportata dalle maestre? Infine, cosa diciamo alla famiglia di Nicola Ciardelli, alla presidente dell'Associazione Federica, che lavorano per un progetto straordinario, la Casa dei Bambini di Nicola, con enorme sforzo e impegno, cercando di trasformare in pace quello che la guerra ha prodotto? Una famiglia che vede nelle tue parole tutto il lavoro fatto e le tante persone che vi si muovono attorno con passione, amore, e solidarietà, sparire letteralmente, come se non esistesse, dietro a un no grande quanto una caserma, "No ai bambini nelle caserme". Ma siccome è la sostanza che plasma la forma e non il contrario - come abbiamo cercato di dire tutti nella manifestazione di ieri - fortunatamente questo accade solo nelle tue parole, non accade nella testa e nel cuore delle persone che conoscono questo progetto e lo sostengono con tutte le loro forze. Anche questa ècoerenza.
Dispiace poi leggere che anche il resto della tua lettera contiene un elenco di giudizi laceranti, che dividono senza speranza, che definiscono sin dall'inizio le categorie e lo spazio, che sono gonfi di stereotipi non diversi da quelli per i quali siamo scesi in piazza in tanti e in tante ieri pomeriggio, che non lasciano alcuno spazio al dialogo e al confronto.
Un dialogo ed un confronto che invece l'Amministrazione Comunale continua a tenere aperto e al quale continua - instancabile - ad invitarvi. Qual è la vostra disponibilità ad un confronto in spazi aperti, senza categorie, barriere e protezioni di ogni sorta?


Maria Luisa Chiofalo
Assessora Comune di Pisa
Politiche Socio-Educative e Scolastiche
Promozione tecnologie digitali per la formazione
Pari Opportunità
Città valori, memoria, cultura della legalità

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