lunedì 14 febbraio 2011

Lettera aperta del Prof. Rocco Altieri all'Assessora alle politiche scolastiche del Comune di Pisa

Domenica 13 Febbraio, alla manifestazione "Se non ora quando" di Pisa abbiamo distribuito il volantino pubblicato qui nel blog.  In seguito a una conversazione avuta durante la manifestazione con l'assessora Chiofalo, il prof. Rocco Altieri le ha inviato questa lettera aperta.


All’assessore alla scuola del Comune di Pisa
prof.ssa Marilù Chiofalo
Pisa,13 febbraio 2011

Cara Marilù,

mi dispiace che la distribuzione durante la manifestazione di oggi pomeriggio di un innocente volantino, firmato dal gruppo Jägerstätter e da Emergency, sul “No ai bambini in caserma”, ti abbia contrariata al punto da farti lanciare accuse nei nostri confronti di violenza e falsità.


Innanzitutto, mi preme chiarire che non è stato improprio in una giornata, così ben riuscita, contro la violenza sulle donne, distribuire un volantino contrario alla preparazione della guerra, la più terribile delle violenze concepite dal potere maschilista, che con le moderne armi di distruzione di massa minaccia la sopravvivenza della Madre Terra e di tutti gli esseri che la popolano.

Constatato che nel testo non c’è nessun riferimento critico alle persone, ma solo alle politiche culturali che consideriamo sbagliate, non possiamo non ribadire che per noi è un gravissimo errore, un crimine assoluto contro la  cultura della pace, mandare i bambini in caserma. Le  donne, le madri, le educatrici non possono che nutrire orrore nell’immaginare i propri figli in luoghi di morte, dove circolano strumenti che danno la morte, dove si addestrano gli uomini ad uccidere contravvenendo al comandamento divino del “non uccidere”!

Non bisogna assecondare quei tentativi subdoli di chiamare le guerre “missioni di pace”, creando di fatto un’assuefazione, se non un divertimento dei bambini all’idea della guerra e ai suoi strumenti, portandoli in caserma.

“Pisa città della pace” dovrebbe scoraggiare scuole, insegnanti e genitori dall’inviare i bambini in caserma e non sponsorizzare iniziative militaresche, che riecheggiano quella lombarda sostenuta dai ministri Gelmini e La Russa.

Mi pare che al di là delle singole buone intenzioni, qui e là dichiarate, l’amministrazione comunale di Pisa sia nella sostanza totalmente ostaggio delle logiche di guerra e si fa strumento della loro diffusione, sia attraverso l’azione promozionale, subliminale, dei  bambini portati in caserma, sia nel sostegno al progetto dell’hub militare.

Alle amiche Virginia Del Re e Paola Bora, animatrici instancabili della Casa della donna, il mio plauso per la giornata di oggi così bene organizzata e  l’invito a non cessare mai di dire la verità, anche quando essa possa essere scomoda o suscitare conflitti con le autorità costituite.

Solo con questo coraggio le donne riusciranno a salvare il mondo dalla guerra!


Rocco Altieri

presidente del Centro Gandhi ONLUS

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