Non portiamo i bambini in caserma: firma!


Il prossimo 27 aprile, per il secondo anno, l'Associazione Nicola Ciardelli Onlus promuove e organizza, con il Comune di Pisa, la Giornata della Solidarietà per ricordare il maggiore Nicola Ciardelli morto a Nassiriya nel corso della missione “Antica Babilonia”. Destinatari della “Giornata della Solidarietà” sono tutti gli allievi, dai 3 a 13 anni di età, che frequentano le scuole d'infanzia, le primarie, e le secondarie di primo grado del Comune di Pisa. 
Sebbene l’iniziativa richiami valori universalmente condivisi quali la pace, la solidarietà e la memoria, non ci trova affatto concordi per le modalità organizzative scelte  dall’Amministrazione Comunale. 
La “Giornata della Solidarietà” si tiene all’interno della caserma Gamerra, e le attività delle Giornata sono svolte con la collaborazione e l'assistenza del personale militare.
Noi crediamo che la scelta di associare valori importanti come pace, solidarietà e memoria con un luogo denso di significato e di messaggi simbolici come una caserma  possa creare nei bambini e nelle bambine un’associazione spontanea e acritica fra quelli che sono i valori della giornata e i compiti in cui sono utilizzate le Forze Armate. In particolare se la caserma è, come in questo caso, sede di  un reparto speciale che è stato e sarà impegnato in missioni militari all'estero la cui conformità con l’articolo 11 della Costituzione è oggetto di acceso dibattito. 
Il coinvolgimento delle classi  in orario scolastico ci sembra un’appropriazione decisionale che limita la libertà e la prerogativa di ogni genitore di educare i figli secondo la  propria visione di cosa siano la pace e la solidarietà, rendendo la scuola pubblica fonte di messaggi ambigui su un tema spinoso quale i rapporti fra gli eserciti e la pace.
I genitori non hanno avuto la possibilità di partecipare al processo decisionale, partecipazione che sarebbe stata tanto più importante quanto più sono piccoli i bambini e le bambine cui l’iniziativa si rivolge. Come la pedagogia e la didattica più avanzate ci insegnano  l’Educazione alla Pace ha contenuti e modalità diversi per ogni fascia di età e si sviluppa progressivamente dall’educazione alla convivenza civile nelle relazioni quotidiane per giungere solo verso la fine del ciclo dell’obbligo ad affrontare con i necessari strumenti critici il nesso problematico tra pace e uso delle armi.  
La scelta del Comune di Pisa di privilegiare una modalità organizzativa che associa la solidarietà alla caserma, e di non ascoltare le voci critiche già sollevate l'anno passato ha escluso gran parte del ricchissimo tessuto associativo pisano, impegnato da sempre sui valori della pace, della nonviolenza e dei diritti dell'infanzia.
La promozione della solidarietà ha una storia che non può essere ignorata: i suoi luoghi sono stati finora le scuole, le associazioni, le parrocchie, il mondo del volontariato, e la stessa Pisa si è connotata negli anni per la ricchezza di questo tessuto solidale.  
Chiediamo pertanto all’Assessora alle Politiche Socio-educative e Scolastiche e al Sindaco del Comune di Pisa, come genitori, associazioni, cittadini e cittadine, che l’iniziativa del 27 aprile: 
    si svolga in una sede destinata ad attività civili, che sia organizzata da personale esclusivamente civile, e che consenta quindi la partecipazione di tutte le realtà cittadine che si occupano di solidarietà;
oppure, in seconda istanza:
    non si tenga in orario scolastico, in modo che ognuno possa scegliere liberamente se farvi partecipare i propri figli.
***
Primi Firmatari:

Gruppo Franz Jagerstatter per la nonviolenza, Arciragazzi Pisa, Casa della Donna, Centro Gandhi Onlus, Campagna Ponti non Muri-Pax Christi, Legambiente Pisa, Un Ponte per...(Pisa), Fratelli dell'Uomo Pisa, Rete Radiè Resch Pisa, Assopace Pisa, Associazione le Dieci Lune, Ingegneria Senza Frontiere Pisa, Associazione Cooperazione centro Nord-Sud "Il Chicco di Senape", Gruppo Emergency Pisa, Arci Servizio Civile Pontedera

Firma questo appello!




Nome *
Cognome *
Comune in cui vivi *
Qualifica (genitore, insegnante, educatore, attivista, cittadino attivo e più o meno indignato...) *
E-mail Address: *

* Required


 


Informativa sulla Privacy ai sensi del D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, recante il Codice in materia di protezione dei dati personali
 I dati personali direttamente fornitici tramite adesione personale saranno utilizzati esclusivamente per inviarvi informazioni relative a questa campagna e non sranno comunicati a terze parti. Sarà possibile in ogni momento cancellare le proprie informazioni.