Per il secondo anno, l'Amministrazione Comunale propone alle scuole l'adesione alla Giornata della Solidarietà, organizzata insieme alla Nicola Ciardelli Onlus, che si svolgerà il 27 aprile, anniversario della morte di Nicola Ciardelli, presso la caserma militare Gamerra, sede del Capar, scuola di paracadutisti della Folgore.
Per il secondo anno, la scelta di collocare in un luogo militare questa bellissima iniziativa suscita in noi insegnanti molte perplessità. Sappiamo infatti, per esperienza, che i bambini vengono coinvolti dai messaggi espliciti veicolati dalle attività proposte attraverso i laboratori o le esperienze, ma sono anche estremamente permeabili alle comunicazioni che passano attraverso i luoghi, i tempi e i modi in cui tali attività vengono proposte.
Leggiamo, e non abbiamo motivo di dubitare, che le intenzioni dei promotori dell'iniziativa siano quelle di “trasformare in amore ciò che la guerra e l'odio hanno prodotto”. È uno spirito che noi condividiamo e che pratichiamo quotidianamente nelle nostre classi. Agiamo sui conflitti, insegnando i modi per superarli. Ci battiamo perché nelle nostre piccole comunità bambini e bambine si sentano inclusi, indipendentemente dal reddito, dalle condizioni sociali, dalla lingua o dalla religione delle famiglie.
Pensiamo però che lo spirito che anima la giornata cozzi irrimediabilmente con la realtà del luogo in cui si svolge. La caserma infatti rappresenta in questi anni un luogo da cui partono delle missioni militari sulle cui finalità ci sarebbe da discutere e da dibattere, missioni che mettono in forte discussione l'articolo 11 della Costituzione della Repubblica.
Certo, per noi adulti è facile razionalizzare, distinguere, separare. Sappiamo bene capire che uno stesso luogo, che 364 giorni all'anno ha uno scopo, ne può avere, per una mattina, uno diverso. Nei bambini e le bambine delle nostre scuole, però, questa capacità critica è ancora tutta da formare. È un percorso lungo, che non si compie in una giornata e nemmeno in un percorso di due mesi. È la crescita consapevole. È l'educazione quotidiana.
In quella giornata, anche se non era l'intenzione dei promotori, il messaggio sarà un altro. La scuola comunicherà, anche senza dirlo, che esiste un luogo importante in cui si fa solidarietà. Questo luogo è la caserma e i suoi attori sono i militari dell'esercito.
Quest'ambiguità fortissima e inestricabile, ci impedisce, come educatori consapevoli, di partecipare con le nostre classi all'iniziativa. I nostri alunni quel giorno non ci saranno. Eppure basterebbe poco per far sì che la Giornata della Solidarietà, invece di dividere, diventasse un evento cittadino condiviso da tutti. Basterebbe abbandonare il guscio - la caserma - e spostare tutti i magnifici contenuti in un luogo di pace e di incontro, come, ad esempio, la Leopolda. Che ci vuole?
INSEGNANTI PRIMI FIRMATARI
I.C. Fucini Claudio Bini, Monica Fontana, Gabriella Pera, Sergio Novi (Medie Centrale)
I.C. Toniolo
Sara Cozzani, Stefania Conversano, Roberta Mariotti, Adriana De Ninno, Anna Puccini, Renata Giuntoli, Alessia de Petrillo, Maria Carmela Gianfriddo (Novelli)
Giovanna Zitiello, Mina Antonioli (medie Barbaricina)
I.C: Galilei
Mara Pacini, Francesca Vichi, Carla Rizzuti, Amanda Fossi, Erles Modafferi, Cecilia Casini (infanzia Galilei)
Concetta Gallo (infanzia De André)
I.C. Gamerra
Luca Randazzo, Isabella Moretti (don Milani)
Roberto Barbieri, Annalia Manetti (Baracca)
Concetta de Pasquale (Medie Putignano)
I.C. Tongiorgi
Beatrice Bacci, Patrizia Spanu, Amalia Covassini, Anna Maria Tillieci, Irene Bartalena, Meri Vannozzi, Laura Guidotti, Elisabetta Mino, Sandra Scuto, Donatella Listi, Concetta Gentile, Ilva Macchi, Roberta Meletti, Lauretta Pitti (Collodi)
I.C. Nicola Pisano
Guia Giannessi, Lucia Vaccari, Simone Filomena (media Marina)
Cristina Fontanelli (Viviani)