domenica 20 marzo 2011

Questo dibattito è un grande successo: L'assessora Chiofalo su Pisanotizie

Riportiamo un intervento di Maria Luisa Chiofalo su PisaNotizie

Non è sempre facile enucleare le argomentazioni dell'Assessora, ma su quelle che mi pare di avere individuato faccio tre osservazioni:

1) Se il Comune sponsorizza imparzialmente la Giornata della solidarietà al pari di molte altre iniziative, l'Assessora potrebbe indicarci altre iniziative per cui  lei abbia svolto personalmente  riunioni con i dirigenti delle scuole per incoraggiare l'adesione all'iniziativa stessa?

2) Purtroppo non siamo riusciti a capire quali siano i "cambiamenti ( nel programma della Giornata) che hanno recepito osservazioni fatte nel 2010 dai contrari". L'Assessora potrebbe gentilmente indicarceli?

3) Molte e molti di noi il 13 febbraio erano convinti di partecipare a una manifestazione per la difesa della dignità delle donne. Se l'Assessora ci volesse indicare dove ha letto che la manifestazione fosse  per "affermare la propria fiducia nell'Istituzione militare" gliene saremmo molto grati. 


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I pensieri colmi di amarezza scritti di recente da Federica Ciardelli mi hanno indotto a condividere ulteriori riflessioni. Ritengo che i punti del dibattito siano le scelte educative, le funzioni di singoli e istituzioni, le modalità, forme e contenuti della comunicazione.
Ormai sono chiare motivazioni e obiettivi della Giornata proposte dall'Associazione Ciardelli e sostenute dal Comune, chiari i percorsi di concertazione con le Scuole per definire contenuti e modalità. Sulla comunicazione, aggiungo solo che opinioni contrarie sono state espresse con rispetto e pacatezza. Per paradosso la parte di comunicazione aggressiva in forma o sostanza, con il suo folkloristico contrasto, ha finito per essere socialmente utile (oltre agli autori per avere un palcoscenico) a fare più netta chiarezza e muovere coscienze individuali e collettive con grande partecipazione.
Sulle funzioni, è ormai chiaro che tante Associazioni propongono attività al Comune. In ambito di pace: Giornata del 27 Aprile con Ciardelli Onlus, cooperazione decentrata in Iraq con UnPontePer, adesione alla Perugia-Assisi di Comune e Scuole e viaggio in Palestina e Israele con il Coordinamento Enti Locali per la Pace, o nei campi di sterminio con ANED.
Sono tutti esempi di attività coerenti con le funzioni del Comune e in linea col programma. Certo, se non bastassero i quasi 400.000 euro che i Comuni dell'area pisana bandiscono per le loro Scuole, a metà tra Comuni (67.000 da Pisa) e Regione, da usare con le priorità di educazione ambientale, pace e cittadinanza, integrazione culturale e diverse abilita', sono tutte attività che valgono una petizione presentata all'UNESCO da soggetti contrari contro il Comune. Ma questo è nel folklore.
Molti genitori e insegnanti hanno invece evidenziato chiaramente il punto sulle scelte educative, e qui mi soffermo. La Giornata e' occasione per parlare in casa e a scuola di Costituzione e temi certo non facili. Ogni persona con funzioni educative (insegnante o genitore) decide se il tema è abbastanza importante al momento da affrontarlo con figli/e o alunni/e, e valuta se abbia o meno strumenti e condizioni per farlo.
Come mi diceva una cara amica psicologa dell'infanzia quando avevo dubbi se far vedere certi film a mia figlia molto piccola, dipende da quanto ritieni sia importante e quanto tempo sei disposta a dedicare dopo per discutere. 
Sono scelte educative libere, da assumere a partire da fatti e opportunità, tutte laicamente di buon senso sapendo che chi educa fa un mestiere a perdere. Scelte che in questo caso sono anche dentro il patto di corresponsabilità scuola-famiglia e che passano per il consenso scritto dei genitori.
L'autonomia scolastica è infatti un istituto con regole e luoghi precisi: ogni scuola predispone i processi per gestire la specifica situazione della propria comunità. Comune, Ciardelli, Jagerstatter o altro, nessuno può imporre nulla.
Lo scorso anno più di 150 insegnanti e quasi 3000 genitori hanno scelto di cogliere l'occasione, lì dove altri no. E' uno dei motivi per cui la Giornata è stata riproposta e riaccolta, con cambiamenti che hanno recepito osservazioni fatte nel 2010 dai contrari. Temo sia anche uno dei motivi che ha reso veemente la polemica quest'anno, insieme alle maggiori motivazioni dei contrari a farsi sentire.
Ma a Pisa 30.000 persone sono scese in piazza il 13 Febbraio per affermare la propria fiducia nelle Istituzioni previste dalla Costituzione (civili, scolastiche, militari) e nei loro meccanismi democratici di auto/etero-controllo, il proprio spirito critico nel discernere tra fatti e propaganda, la fiducia nella scuola pubblica.
Dunque tutto il dibattito in corso è un grande successo e rimane un banco di prova straordinario per la nostra comunità, a partire da quella scolastica. E il problema non è la difficoltà della prova, ma quello che saremo capaci di fare con responsabilità per superarla.
Maria Luisa Chiofalo- Assessora Comune di Pisa.

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